Perito balistico: cosa fa?
Negli ultimi anni, grazie ad alcune serie televisive dedicate all’analisi della scena del crimine e alla risoluzione di sanguinosi casi criminali, molte persone hanno approcciato al complesso mondo delle armi e alle figure professionali che se ne occupano, in particolare a quella del perito balistico. Oggi c’è, quindi, una maggiore confidenza con questo professionista, con il tipo di attività che svolge e con i contesti in cui il suo intervento è richiesto.
Il perito balistico ha un campo lavorativo molto ampio, essendo un esperto di armi, munizioni e fenomeno esplosivo.
Date queste sue conoscenze viene spesso consultato in occasione di episodi criminali o di fatti in cui vengono utilizzate armi da fuoco o bianche. La perizia balistica viene richiesta da un Giudice mentre la consulenza tecnico balistica può essere richiesta sia dal Pubblico Ministero che dagli avvocati della difesa e delle altre parti processuali, al fine di svolgere indagini utili a definire le dinamiche di eventi criminosi e a individuare le responsabilità degli individui direttamente o indirettamente coinvolti in essi.
Le operazioni tecniche del perito balistico
Grazie alle moderne tecnologie, la perizia balistica consente di raccogliere ed interpretare dati accurati e di fornire una ricostruzione di quanto avvenuto durante un evento in cui sono state utilizzate armi da fuoco o bianche. La balistica, infatti, tra le altre attività, si occupa di studiare le traiettorie assunte dai proiettili, i punti di impatto, il trauma balistico ecc .
Al perito balistico spetta il compito di:
- raccogliere i reperti balistici sulla scena del crimine e/o analizzare quelli prelevati
- individuare la tipologia di armi e di munizioni utilizzate ed effettuare i confronti al microscopio comparatore ottico
- analizzare i residui di polvere da sparo repertati su soggetti e oggetti coinvolti nell’episodio delittuoso
- ricostruire le traiettorie degli spari per determinare le distanze, le responsabilità e le posizioni dei presenti, in particolare quelle di sparatori e vittime
- utilizzare software utili alla ricostruzione degli avvenimenti balistici
- elaborare dati balistici inconfutabili da un punto di vista scientifico
Le competenze del perito balistico
Un perito balistico deve avere, in primo luogo, ottime conoscenze delle armi, della loro meccanica, delle munizioni, degli esplosivi e di tutto quanto riferibile alle scienze e tecniche alla base. Deve padroneggiare i principi fisici, relativi alle traiettorie e ai rimbalzi, e chimici, relativi ai residui di sparo e ai metodi cromogenici, e alcune nozioni circa il trauma balistico indispensabili per valutare le ferite delle armi da fuoco o bianche.
Come tutti i professionisti deve curare con estrema attenzione il suo aggiornamento e deve disporre di un laboratorio attrezzato con i più moderni sistemi d’analisi padroneggiando tutti gli strumenti utili per il suo lavoro.
Il ruolo del perito balistico è determinante per verificare l’accaduto e per il corretto accertamento delle responsabilità nelle azioni di fuoco. Gli elementi di prova che emergono dalle perizie balistiche sono, nella maggior parte dei casi, essenziali per definire con precisione la successione degli eventi e individuare le responsabilità in caso di procedimento penale.
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